Raffaele Del Giudice 11 settembre alle ore 12.25
George Carlin
Il paradosso della nostra epoca è che abbiamo edifici molto alti, ma tolleranza molto bassa, abbiamo autostrade ampie, ma orizzonti ristretti; spendiamo di più, ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma godiamo di meno; abbiamo case più grandi e famiglie più piccole; abbiamo più comodità, ma meno tempo; abbiamo più istruzione ma meno buon senso; abbiamo più conoscenze, ma meno giudizio, più esperienza e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo troppo incautamente; ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, troppo arrabbiati, facciamo troppo tardi, ci alziamo troppo stanchi; leggiamo troppo poco, guardiamo troppa TV e preghiamo troppo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori; parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Siamo andati sulla luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per conoscere un nuovo vicino di casa. Abbiamo conquistato lo spazio esteriore, ma non quello interiore. Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.
Abbiamo condizionato l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi. Scriviamo di più, ma impariamo di meno. Pianifichiamo di più, ma realizziamo di meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare. Costruiamo computer più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre di meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, dei grandi uomini dai caratteri piccini, dei ricchi profitti e delle povere relazioni. Questi sono i tempi dei due redditi e più divorzi, delle case più belle e delle famiglie distrutte. Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, di una botta e via, dei corpi sovrappeso e delle pillole che fanno tutto, dal tirarti su al calmarti, all'ucciderti. È un'epoca in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino. Un momento in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera e un momento in cui è possibile scegliere di condividere queste considerazioni, o di cancellarle...
* Ricordati di trascorrete più tempo con i tuoi cari, perché non saranno in giro per sempre.
Il paradosso della nostra epoca è che abbiamo edifici molto alti, ma tolleranza molto bassa, abbiamo autostrade ampie, ma orizzonti ristretti; spendiamo di più, ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma godiamo di meno; abbiamo case più grandi e famiglie più piccole; abbiamo più comodità, ma meno tempo; abbiamo più istruzione ma meno buon senso; abbiamo più conoscenze, ma meno giudizio, più esperienza e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere.
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo troppo incautamente; ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, troppo arrabbiati, facciamo troppo tardi, ci alziamo troppo stanchi; leggiamo troppo poco, guardiamo troppa TV e preghiamo troppo raramente.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori; parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Siamo andati sulla luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per conoscere un nuovo vicino di casa. Abbiamo conquistato lo spazio esteriore, ma non quello interiore. Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.
Abbiamo condizionato l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi. Scriviamo di più, ma impariamo di meno. Pianifichiamo di più, ma realizziamo di meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare. Costruiamo computer più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre di meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, dei grandi uomini dai caratteri piccini, dei ricchi profitti e delle povere relazioni. Questi sono i tempi dei due redditi e più divorzi, delle case più belle e delle famiglie distrutte. Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, di una botta e via, dei corpi sovrappeso e delle pillole che fanno tutto, dal tirarti su al calmarti, all'ucciderti. È un'epoca in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino. Un momento in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera e un momento in cui è possibile scegliere di condividere queste considerazioni, o di cancellarle...
* Ricordati di trascorrete più tempo con i tuoi cari, perché non saranno in giro per sempre.
* Ricordati di dire una parola gentile a chi ti guarda dal basso in alto in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco.
* Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona accanto a te, perché è l'unico tesoro che tu possa dare col cuore e non costa un centesimo.
* Ricorda di dire «Ti amo» al tuo partner e ai tuoi cari, ma soprattutto di amarli davvero. Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo.
* Ricordati di tenerla per mano e godi di questi momenti, perché un giorno quella persona non ci sarà più.
* Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione! E dedica tempo a condividere i pensieri preziosi della tua mente.
E ricordati sempre che la vita non si misura dal numero di respiri che facciamo, ma dai momenti che ci mozzano il respiro.
Se non invii questo testo ad almeno otto persone, che importa?
George Carlin
E ricordati sempre che la vita non si misura dal numero di respiri che facciamo, ma dai momenti che ci mozzano il respiro.
Se non invii questo testo ad almeno otto persone, che importa?
George Carlin
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