lunedì 29 novembre 2010

“ Nel Senso di un Riflesso “


A-NI-MIAMO LA POESIA (amiamo la poesia con anima)  di Daniela Schiarini

IL TEMPO DI UN SORRISO…
Ed è così che vorrei iniziare realmente questo nostro viaggio virtuale in A-NI-MIAMO LA POESIA,perché,per quanto possa sembrare breve,il tempo di un sorriso sincero riesce ad intrappolare l’Infinito.
 Credo nella forza del web,così come credo che questa possa essere utilizzata come vettore di trasmissioni emozionali e,nella fattispecie,trasmissione di Poesia.
La vita ci appartiene o noi apparteniamo alla vita?  Quanto agli altri rifletto di me stesso? Quanti riflessi di me lasciano la propria luce sugli altri? Quanto permetto ai miei riflessi di raccontarmi realmente per quello che sono?
 In questa mia poesia che segue, immagino un uomo che crede di vivere la propria vita,pur vivendola quale spettatore passivo e se ne rende conto solo nel momento in cui incontra la sua “fonte”,capace di dissetare e nutrire la sua anima a lungo dimenticata…
Percorriamo la nostra vita cercando quel “quid”,capace di dar lei un senso ed ogni volta che crediamo di averlo afferrato,la vita stessa lo rende sfuggevole,affinché noi possiamo continuare il nostro cammino nella comprensione del Senso del Riflesso.
Arricchire la nostra interiorità di nuove esperienze.
Nutrire quella nostra  “Anima fanciulla”,che soffre quando la vita diventa cattiva.
Sentire il pulsare dell’anima,come occhio che filtra emozioni …emozioni che viviamo leggendo,emozioni che fanno Poesia,emozioni che rilego come un libro,che scarabocchiato,racconti di me…..

                    “ Nel Senso di un Riflesso “    

Un moto costante e perpetuo ci imprigiona,se,dimentichi di dar respiro all’anima nostra,viviamo “il mondo fuori dal mondo”,perché in realtà non lo percepiamo nella sua essenza.

L’arsura che avvertiva
nella maturità della sua vita
pareva non dargli tregua.
Quale fonte avrebbe dissetato la sua anima?
Il mondo attorno a sé
scorreva lento
e lui lo viveva
nell’immagine di fotogrammi a colori
che lentamente si susseguivano.
Alcun coinvolgimento.
Solo una recita
una minuziosa recita
che ripeteva la sua scena ogni giorno
per concludersi al calar del sipario.

Un’anima inaridita
nella sua esistenza
che trovava la sua fonte dissetante
in quel monito costante
che solo lei sapeva dargli.
Quanto della sua anima non era stato nutrito?
Quanto di affamato c’era
che adesso risvegliato
esigeva il suo compenso
per una vita,
quella dell’anima,
tenuta nell’inedia?

Un’anima assetata
rinvigorita dalla freschezza di quella fonte sconosciuta
unico senso per quel riflesso
che li vedeva specchiati
l’uno nell’immagine dell’altra.
Finalmente percepiva il mondo
non più come fotogrammi a colori
ma come molecola viva di un tutto
che aveva un nuovo sapore…
…e l’arsura diminuiva…
… e la sua anima
seppur stentatamente
iniziava a vibrare.

Si lasciò andare alla Vita
Lasciò che la sua anima vivesse
Visse finalmente con Anima.




Non terminiamo il viaggio emozionale al terminar della lettura,lasciamo che il riflesso di noi stessi guidi i nostri passi,alla ricerca della fonte,per trovarla…e allora,seppur per brevi incancellabili istanti…VIVREMO POESIA.

DS

lunedì 22 novembre 2010

Jamarat', la lapidazione di Satana.

Andare con i pellegrini presso la valle di Mina, vicino alla città santa della Mecca, dopo la fusione sassolini pilastri come parte del rituale del hajj 'Jamarat', la lapidazione di Satana... (rito  simbolico).

Rifiuti, 'C'è rischio di epidemie'

domenica 21 novembre 2010

A-NI-MIAMO LA POESIA di Daniela Schiarini



A-NI-MIAMO LA POESIA   di Daniela Schiarini

 Poesia: l’arte di usare,per trasmettere un messaggio,il significato semantico della parole insieme al suono e al ritmo  che queste imprimono alle frasi.
E’ questa la definizione che Wikipedia da  al termine poesia e che dovrebbe allontanare da noi ogni dubbio e cioè che la poesia possa “aleggiare” in e fra noi..dunque la poesia è “un nero su bianco” ?
Se poesie fossero scritte e mai lette,a mio parere queste perderebbero il loro fine ultimo: diventare Poesia nell’anima del lettore.
La nostra età scorre sul binario della vita,poi,un giorno,increduli ci accorgiamo che il binario delle nostre “sicurezze” è,in realtà,un binario morto,che non ci ha condotto dove volevamo…sopraggiunge uno stato di solitudine interiore,perché nella nostra vita non v’è Poesia e forse poco o mai c’è stata!
A-NI-MIAMO LA POESIA (amiamo la poesia con anima)  vuole essere un progetto che,grazie a Sveglia Ragazzi ,io sperimenterò quì nel web con Voi lettori….Sarà un viaggio virtuale,tridimensionale, attraverso la poesia,le Emozioni e la Poesia che  queste riescono a risvegliare in noi; un viaggio virtuale nella nostra fantasia,che solo la poesia può tradurre;  un viaggio virtuale dinamico,affinché le nostre  emozioni non si spengano al termine della lettura della poesia stessa,ma diventino parte di noi,così che  la nostra età,qualunque essa sia,si confonda nella lettura di versi e si liberi dalla solitudine dell’anima….una panacea spirituale!
Prima di concludere ritengo sia giusto presentarmi:
sono Daniela Schiarini
da sempre appassionata dai moti dell’anima,in seguito alla pubblicazione  su eBook del Dinanimismo  (movimento poetico/artistico delle  anime,fondato dal poeta Zairo Ferrante) della mia poesia “Infima  Materia”,collaboro col movimento stesso,sul cui Blog  sono state pubblicate tre mie poesie inedite: “Nel Senso di un  Riflesso”-  “ Anime nel Web “-  “ Uomo che Sei “.
La sola lettura di queste mie,nella progressione stessa con la quale sono state pubblicate,anticipa quello che sarà,nelle mie intenzioni,il”viaggio” nel quale vorrò condurvi qui in Sveglia Ragazzi.
I miei saluti a tutti,appassionati di poesia o semplici curiosi…
A presto rileggerci.

DS

lunedì 15 novembre 2010

VENTI anni fa del Nord America, Europa e Giappone, hanno prodotto quasi tutta la scienza del mondo

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VENTI anni fa del Nord America, Europa e Giappone, hanno prodotto quasi tutta la scienza del mondo. Erano gli aristocratici di conoscenze tecniche, che presiede un regime secolare. Hanno trascorso la maggior parte di  brevetti , i quali  hanno creato nella  loro complessità prodotti industriali, militari e medici a portare avanti l'innovazione, la produttività, potere, salute e prosperità.

Tutte le cose buone, però, giunta al termine, e il regno di questi Aristos scientifica sta cominciando a sembrare traballante. Nel 1990 hanno realizzato oltre il 95% della ricerca mondiale e sviluppo (R & S). Entro il 2007 questa cifra era del 76%.

Tale, almeno, è la conclusione del * ultimo rapporto delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, l'UNESCO. Il quadro dipinto nel rapporto è di un declino dell'Occidente e di un aumento orientale e meridionale, rispecchiando i cambiamenti economici in corso in tutto il mondo. I sanculotti della scienza sono in marcia.
rdg.

domenica 14 novembre 2010

PROTESTA PACIFICA (per non dimenticare).

Protesta pacificaLeadership del movimento di protesta 2007 è stata ripresa dai monaci, i quali occupano un posto venerata nella società birmana.

Piccole cubiste siliconate crescono

Piccole cubiste siliconate crescono

Sono arrivate nella nostra vita con gonne invisibili e bocche smisurate. Ho provato a dire che mi sembravano sciocche “Grr, pugno di luce!”, ha risposto la piccola

La bambina di quattro anni e mezzo dice che Bloom è bellissima, “Mamma vorrei tanto i capelli così, quando me li posso dipingere con i pennelli?”. Bloom è la piccola capa delle Winx e ha fantastici capelli rossi, lunghi fino non so dove, che fanno le curve e le onde. Tutte le Winx hanno immense chiome colorate, che se non fossero magiche sarebbero extension.

venerdì 12 novembre 2010

In piccolo, si può smuovere anche il Quirinale

In piccolo, si può smuovere anche il Quirinale


Segnalo giusto tre particolari non troppo secondari, a conclusione della giornata: abbiamo lasciato sul sito di questo blog lo stesso intervento video del sottoscritto da mesi, e purtroppo c’era un perché; la scelta del contatore del terrore, cioè del debito pubblico, oggi si comprova di bruciante attualità; in piccolo, sono riuscito senza sforzo e con un minimo di fatica a ottenere che il Quirinale uscisse dall’ambiguità sulla spesa pubblica. Soddisfazioni intellettuali, certo. Solo queste, del resto, possiamo qui permetterci.  Le illusioni dell’eurosalvataggio, recita il titolo del contributo video che ho deciso di lasciare sulla prima pagina di Chicago Blog ormai dai tempi del compromesso in extremis colto al salvataggio greco con la nascita dell’EFSF, in realtà cuscino di ultima istanza rispetto all’intervento che in sede europea resta prioritario per tempi, disponibilità di risorse e competenze, cioè quello del Fondo Monetario Internazionale.  Non l’ho lasciato lì per prigrizia. Era evidente sin dal primo giorno della soluzione maturata sei mesi fa che essa non avrebbe retto al tempo. La Germania restava e resta semopr epiù il vero Paese leader per bilancia commerciale, dei pagamenti, produttività e dunque crescita, nonché per il vincolo ostativo a strumenti strutturali di salvataggio visti i suoi vincoli costituzionali a duifesa della sovranità nazionale. Dall’altra parte, altri paesi oltre la Grecia restavano ineressati da squilibri di bilancia di pagamenti, come il Protogallo che nelle partite correnti sta a meno 11% di PIL, o di bolle ancora non completamente emerse e rettificate con perdite, come l’Irlanda in campo bancario. Quel che non potevamo sapere con certezza ma solo prevedere, e lo abbiamo previsto, è che i due fattori di debolezza intrinseca del compromesso sarebbero stati ulteriormente minati  dalla guerra delle valute rialimentata dalle contraddizioni della politica “lasca” americana sia in campo fiscale e di bilancio sia monetario  da parte della FED, con il conseguente piantarsi della crescita USA, l’indebolimento che l’euro forte apporta ai Paesi più deboli dell’eurozona rispetto alla Germania, e la frenata generale anche europea tranne che a Berlino e a Londra per effetto delle recenti durissime misure di finanza pubblica. I nuovi record storici di questi giorni degli spread irlandesi e portoghesi sul BUND ci danno purtroppo ragione. La conferenza stampa congiunta al G20 dei ministri delle Finanze dei grandi Paesi europei è stata oggi la conferma che siamo di nuovo sull’orlo di un cratere vulcanico. delò resto, la germania ha fatto la sua scelta. sta con la Cina e contro l’America. Io la capisco, ma per noi son dolori.
Secondo: la necessità di fernare il corso del nostro contatore del terrore cioè del debito publico è confermata dal fatto che oggi anche lo spread dei BTP italiani sul BUND ha superato con 192 punti il rec0rd dello scorso inizio giugno. La consolante tesi per la quale l’Italia era fuori dalla crisi non è destinata a restare vera, con questi chiari di luna politici. E non perché io difenda il governo berlusocni o Giulio Tremonti. Al contrario, servirebbero credibili impegni politici adeguati alla bnuova cornice di instabilità. Cioè un governo stabile e un ministro dell’Economia capace e in condizioni di assicurare  un serio èpiano pluriennale di ridimensionamento della spesa pubblica in termini reali, a fronte di credibili , paralleli e immediati sgravi fiscali a imprese e lavoratori. Il governo che sta tirando le cuoia in questi giorni ha creduto e scelto di non poterlo fare per non alzare la temperatura delle polemiche sociali, stanta la difesa a testuggine da parte delle mille lobbies italiane del milione di rivoli della spesa pubblica, che ha continuato a salire in questi anni nella sua parte corrente mentre scendeva in quella per investimenti. Prima che sia troppo tardi, bisogna invertire il segno di questa scelta. Invertitrla con forza e durezza. Indicando in cinque -sei punti di spesa pubbluica e pressione fisdale in meno l’orizzonte triennale di provvedimenti che ridisegnino alcuni punti essenziali del welfare  e della macchina pubblica italiana, con cessioni al mercato di interi comparti di servizi pubblicui che pre restare tali devono essere offerti secondo standard di qualità e di efficienza, ma non gestiti più da dipendenti pubblici pagati dal contribuente. Altrimenti, bisogna sapere che inevitabilmente o quasi  -dietro l’angolo i nuovi governi e le nuove alchimie che ci sta preparando una politica priva di visione in ogni area politica, al centro come a sinistra come a maggior ragione nella destra resa afasica dal dramma berlusconico – magari dopo un’elezione confusa e senza vincitori dotati di maggioranza coesa, la soluzione sarà quella di una patrimoniale con la scusa che chi c’era prima ha raccontato balle.  ma non una patrimoniale come ponte di breve termine per l’adozione immediata di una flat tax di convergenza tra reddito delle persone fisiche e giuridiche sul 20%. Una patrimoniale e basta, per reperire le nuove risorse che tutti vogliono spendere per far ancora lievitare la spesa pubblica.
Per questo, ieri sera a Porta a porta, ho deciso con un minimo di doppiezza di sollevare il caso della nota del Quirinale che affermava, a due giorni soli dall’inderogabilità richiamata dal Colle dell’approvazione della legge di stabilità, che non si poteva andare avanti con tagli continui. Una nota ambigua, ho detto. Che correva il rischio di essere imbracciata dal partito della spesa pubblica – quello che da Pompei ai teatri, dai film ai ricercatori universitari  confonde lo sviluppo con i denari del contribuente – come un’insperatata e autorevolissima legittimazione.  Stamattina ho rilanciato la palla, intervistando gasparri a La versione di Oscar su radio 24 glie l’ho fatto ridire. Il Quirinale a quel punto ha deciso di emettere una nota di precisazione, il cui senso è non bisogna accrescere il deficit  ma bisogna fare scelte precise invece che tagli lineari.
E’ già qualcosa, ed è comunque un successo. Non possiamio soperare che il Quirinale si metta a dire insieme a noi che la via giusta è quella in realtà di comprimere energicamente spesa pubblica e tasse . Ma, in piccolo, siamo almeno riusiti a fargli dire che non bisogna fare più deficit, ed è già qualcosa in questa povera disastrata Italia.
Oscar G.

in lavorazione

AREA RAGAZZI

martedì 9 novembre 2010

Tremonti: il capitalismo senza regole non ha futuro

Tremonti: il capitalismo senza regole non ha futuro


La crisi può diventare un processo di unione e non di divisione in Europa. Un'occasioneper cambiare le politiche fiscali  dei decenni passati e ridisegnare le strutture sociali senza più l'uso illimitato del debito pubblico. Un'opportunità per scrivere i nuovi criteri del capitalismo e del diritto mondiale nei global legal standards. ll ministro dell'economia Giulio Tremonti è tornato questa mattina a parlare di crisi ma con un messaggio di speranza e non di paura.

Rivolto alla folta platea degli studenti dell'università San Raffaele di Milano, non ha mostrato solo il volto «demenziale e irresponsabile del mercatismo» che ha provato a sostituire i principi di libertà, uguaglianza e fraternità con la globalizzazione, il mercato e la moneta. Ha spiegato invece che la lotta contro la speculazione va accompagnata da politiche per riconquistare la fiducia dei mercati e di quegli investitori come i fondi pensione, che svolgono un ruolo sociale.
«Il capitalismo senza regole non ha futuro» ha ammonito affermando con vigore che l'Europa ha risposto già a questo bisogno di nuove regole modificando la sua architettura con una nuova linea di difesa esterna e maggiore disciplina interna. «Io credo in un effetto positivo di questo esperimento» ha affermato concludendo la lezione.
E gli studenti, molti di essi dalla facolta di Medicina e filosofia, lo hanno applaudito calorosamente. Alcuni avevano preparato un cartello, su stoffa bianca, la scritta in rosso basta con i tagli. Ma lo hanno lasciato timidamente sui banchi, ripensando forse alle parole del ministro che li ha invitati a partecipare alla tenuta sociale del paese, lavorando come «persone, famiglie, comunità e volontari» al fianco della macchina dello Stato

lunedì 8 novembre 2010

Torre del Greco, tragico parto: dopo Morena è morta la seconda gemellina’


 
  
TORRE DEL GRECO (7 novembre) - Sembrava dover diventare la consolazione del cuore spezzato di sua madre per la morte della sua gemella, ma ieri anche il suo cuoricino ha cessato di battere. Nadia, la sorellina di Morena, la gemella morta alla clinica «Santa Maria la Bruna» tre giorni fa, è deceduta ieri per un’emorragia interna sopraggiunta in circostanze tutte da chiarire.

La piccola, dopo la nascita, era stata trasferita all’ospedale di Castellammare per un problema di anemia e sottoposta a trasfusioni ma, il giorno seguente, è stata definita fuori pericolo. Ieri, però, la situazione è improvvisamente precipitata e la bimba è spirata dopo essere entrata in coma irreversibile. La madre, Cesira Longobardi, e il padre, Mario Arturo Casaro, hanno sporto denuncia chiedendo che venga fatta chiarezza.

Sula tragedia che ha colpito la famiglia Casaro è già in corso un’indagine: per la morte della gemellina di Nadia, venuta alla luce senza vita il 3 novembre, la procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta sul primario del reparto di ginecologia della clinica di Torre Del Greco, su tre medici e due ostetriche. Secondo la ricostruzione, la madre delle gemelline è giunta in clinica la sera del 2 novembre con forti dolori addominali. Alla donna sarebbe stata somministrata della Vasosuprima, farmaco che blocca le contrazioni, in previsione del taglio cesareo che avrebbe dovuto avere il giorno seguente.

Al mattino, però, Cesira ha dato alla luce una delle due bimbe già morte, e l’altra anemica. Di qui il trasferimento di Nadia al San Leonardo. Le sue condizioni, fino a ieri mattina, erano definite buone, poi improvvisamente l’emorragia che ha preceduto il coma e poi la morte. Rabbia e disperazione nei familiari della piccola che chiedono che venga fatta giustizia. «I parenti delle gemelline si appellano alla magistratura affinchè vengano chiarite le circostanze di un simile dramma», ha dichiarato l’avvocato Marialaura Masi, rappresentante legale della famiglia Casaro che ieri sera ha sporto denuncia per la morte di Nadia presso il commissariato di polizia di Castellammare di Stabia.

Mary Liguori