sabato 11 settembre 2010

Leonardo Del Vecchio


Leonardo Del Vecchio è il fondatore delle nostre attività e, dalla costituzione
del Gruppo nel 1961, è Presidente del Consiglio di Amministrazione. Nel 1986,
il Presidente della Repubblica Italiana gli ha conferito l’onorificenza di
Cavaliere dell’Ordine al “Merito del Lavoro”. Nel maggio del 1995, ha ricevuto
una laurea “honoris causa” in Gestione Aziendale dall’Università Ca’ Foscari di
Venezia. Nel 1999, ha ricevuto un Master “honoris causa” in International
Business dalla Scuola di Gestione MIB – a Trieste e, nel 2002, una laurea,
sempre “honoris causa” in Ingegneria Gestionale dall’Università di Udine. Nel
marzo 2006, Leonardo Del Vecchio ha ricevuto un’altra laurea “honoris causa”
in Ingegneria dei Materiali dal Politecnico di Milano. È inoltre uno dei
consiglieri di Assicurazioni Generali S.p.A., Beni Stabili S.p.A., GiVi Holding
S.p.A. e Gianni Versace S.p.A., vice presidente del Comitato di Sorveglianza di
Fonciere des Regions e un consigliere di Delfin S.a.r.l., Aterno S.a.r.l. e
Luxottica UK.

Chi è Sergio Marchionne


Sergio Marchionne nasce a Chieti il 17 giugno 1952, figlio di un maresciallo dei carabinieri emigrato da giovane in Canada. Ha conseguito tre lauree: in Legge alla Osgoode Hall Law School of York University, un Master in Business Administration (MBA) presso la University of Windsor e una laurea in filosofia conseguita presso l'Università di Toronto.

Lasciato il mondo forense, svolge la prima parte della sua attività professionale nel Nord America come dirigente. Dal 1983 al 1985 lavora per Deloitte Touche come commercialista esperto nell'area fiscale; successivamente dal 1985 al 1988 ricopre il ruolo di controllore di gruppo e poi direttore dello sviluppo aziendale presso il Lawson Mardon Group di Toronto. Dal 1989 al 1990 è nominato vice presidente esecutivo della Glenex Industries. Dal 1990 al 1992 ricopre il ruolo di responsabile dell'area finanza della Acklands e, contemporaneamente, la carica di responsabile per lo sviluppo legale e aziendale presso il Lawson Group, acquisito nel frattempo da Alusuisse Lonza (Algroup). Qui ricopre ruoli di crescente responsabilità, presso la sede centrale di Zurigo, fino a diventarne l'amministratore delegato.

Sergio Marchionne guida in seguito il Lonza Group, separatosi da Algroup, fino al 2002, anno in cui viene nominato amministratore delegato del Gruppo SGS di Ginevra, leader mondiale nei servizi di ispezione, verifica e certificazione; il gruppo è forte di 46 mila dipendenti in tutto il mondo. Grazie all'ottima gestione del gruppo svizzero, risanato nel giro di due anni, il nome di Sergio Marchionne acquisisce lustro negli ambienti economici e finanziari internazionali.

A partire dal 2003, su designazione di Umberto Agnelli, Marchionne entra a far parte del Consiglio di Amministrazione del Lingotto Fiat. In seguito alla morte di Umberto Agnelli e alle dimissioni dell'amministratore delegato Giuseppe Morchio, che aveva lasciato l'azienda dopo il rifiuto della famiglia Agnelli di affidargli anche la carica di presidente, Sergio Marchionne viene nominato (1 giugno 2004) Amministratore delegato del Gruppo Fiat. Dopo alcuni contrasti con il dirigente tedesco Herbert Demel, nel 2005 assume anche la guida di Fiat Auto in prima persona.

Il 2 giugno del 2006 viene nominato Cavaliere dell'Ordine al merito del Lavoro dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Marchionne ha ricevuto una laurea honoris causa in Economia Aziendale dall'Università degli studi di Cassino nel 2007, e una laurea magistrale ad Honorem in Ingegneria Gestionale dal Politecnico di Torino nel 2008.

Di doppia nazionalità italiana e canadese, nel 2006 è stato inoltre nominato Presidente della European Automobile Manufacturers Association (ACEA). Insieme a Luca Cordero di Montezemolo, è considerato l'artefice dell'avvenuto risanamento della divisione Fiat.

Durante la sua amministrazione, Fiat deve affrontare progetti che erano stati scartati in precedenza: Fiat 500, Lancia Fulvia Coupé, Fiat Croma e vengono prodotti in soli due anni molti nuovi modelli. In pieno periodo di crisi internazionale globale, nel mese di aprile del 2009 Marchionne effettua lunghe e travagliate trattative legate all'acquisizione della statunitense Chrysler con i sindacati ed il governo americani. Al termine delle trattativa viene raggiunto un accordo che prevede l'acquisizione da parte del Lingotto del 20% delle azioni Chrysler, in cambio del know how e delle tecnologie torinesi, facendo nascere così il sesto gruppo automobilistico del mondo. Tale è l'importanza dell'accordo che è lo stesso Presidente degli Stati Uniti Barack Obama a darne annuncio.

Nei giorni immediatamente successivi all'accordo con la casa automobilistica d'oltreoceano, l'AD di Fiat Group inizia trattative con i sindacati ed il governo tedeschi per una fusione tra la casa automobilistica piemontese e la tedesca Opel (facente parte del gruppo statunitense General Motors): l'obiettivo è quello di dare vita a un colosso del settore automobilistico capace di produrre 6 milioni di vetture all'anno.

Nove anni dopo 9 / 11.


Nove anni dopo il 9 / 11 attacchi, ombra di al-Qaeda ancora incombe nella conversazione nazionale americano. Il presidente Barack Obama il Giovedi avvertito che un grottesco Corano-bruciante beffa progettata da pastore di una piccola chiesa della Florida sarebbe una "miniera d'oro di reclutamento per al-Qaeda." La minaccia putativo del piccolo gruppo di Osama bin Laden di terroristi, che si ritiene il numero non più di un paio di centinaia, è anche la ragione principale offerto a Washington per tenere vicino a 100.000 soldati in Afghanistan con un costo enorme di sangue e di tesori. "Nessuna sfida è più essenziale per la nostra sicurezza che la nostra lotta contro al-Qaeda", ha detto Obama la scorsa settimana. "E a causa della nostra prelievo in Iraq, siamo ora in grado di applicare le risorse necessarie per andare in attacco."
GOP pesante Newt Gingrich non è d'accordo, avvertendo che l'Amministrazione non ha una "seria strategia nella lotta al terrorismo" ed è cieca ai suoi rischi - facendo eco il senatore John McCain sforzo, nelle ultime settimane della sua condannati campagna presidenziale del 2008, per ottenere il sostegno, chiedendo se Barack Obama "è un uomo che ha quello che serve per proteggere l'America da Osama bin Laden."

rdg

Niente ambulanza, bimbo muore e mamma in coma: aperta un'inchiesta


All'ospedale di Padova. Denuncia del padre in Procura. Il ministro Fazio invia gli ispettori

Il reparto di ostetricia (archivio)Il reparto di ostetricia. 


PADOVA – Un bambino è nato morto il 3 settembre scorso all’ospedale di Padova. Su questo fatto il magistrato Sergio Dini ha aperto un’inchiesta per cercare di scoprire eventuali colpe mediche. E il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, avrebbe deciso, di intesa con la Regione Veneto, e l’ assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto - secondo indiscrezioni - l’invio degli ispettori per verificare l’ appropriatezza delle procedure eseguite. A dare il là all’inchiesta è stato il padre del bambino, nato alla 29esima settimana di gestazione. I genitori, una giovane coppia di Campagna Lupia nel Veneziano, si erano rivolti nel tardo pomeriggio del 3 settembre scorso all’ospedale di Piove di Sacco perché la futura mamma, di 27 anni, aveva iniziato ad accusare dolori al ventre. Ma all’ospedale del Piovese, ha denunciato in Procura il marito (di 28 anni), dopo un’ecografia hanno dimesso la donna dicendo che non c’era urgenza al momento e se comunque volevano avere una sicurezza di rivolgersi all’ospedale di Padova.
A quel punto, continua la denuncia, la coppia ha chiesto un’ambulanza per il trasferimento a Padova. Ma il mezzo è stato negato per motivi burocratici, costringendo i giovani genitori a raggiungere la città del santo con i loro mezzi. Una volta a Padova la donna, dopo aver perso circa una mezz’ora per trovare il Pronto Soccorso Ostetrico, è stata ricoverata d’urgenza in Clinica Ginecologica, dove le è stato praticato un cesareo senza però riuscire a salvare il bambino, già morto. I medici sono stati costretti anche ad asportare l’utero della donna per un’emorragia interna. La 27enne ora si trova in coma farmacologico. Al momento non ci sono indagati, mentre il magistrato ha sequestrato le cartelle cliniche della donna e ordinato una consulenza tecnica sui documenti. Immediate le reazioni della politica. Zaia: «Seguirò con la massima attenzione il lavoro della magistratura. Qualora emergessero negligenze, leggerezze, omissioni o peggio saremo inflessibili nel colpire duramente i responsabili della morte di un neonato e dei danni irreversibili subiti dalla madre».
Nicola Munaro
10 settembre 2010(ultima modifica: 11 settembre 2010)

Che differenza fa nella nostra vita un evento triste, di George Carlin

Raffaele Del Giudice 11 settembre alle ore 12.25
George Carlin
Il paradosso della nostra epoca è che abbiamo edifici molto alti, ma tolleranza molto bassa, abbiamo autostrade ampie, ma orizzonti ristretti; spendiamo di più, ma abbiamo di meno; compriamo di più, ma godiamo di meno; abbiamo case più grandi e famiglie più piccole; abbiamo più comodità, ma meno tempo; abbiamo più istruzione ma meno buon senso; abbiamo più conoscenze, ma meno giudizio, più esperienza e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere.


Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo troppo incautamente; ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, troppo arrabbiati, facciamo troppo tardi, ci alziamo troppo stanchi; leggiamo troppo poco, guardiamo troppa TV e preghiamo troppo raramente.

Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori; parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, non vita agli anni. Siamo andati sulla luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per conoscere un nuovo vicino di casa. Abbiamo conquistato lo spazio esteriore, ma non quello interiore. Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori.

Abbiamo condizionato l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi. Scriviamo di più, ma impariamo di meno. Pianifichiamo di più, ma realizziamo di meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare. Costruiamo computer più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre di meno.

Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, dei grandi uomini dai caratteri piccini, dei ricchi profitti e delle povere relazioni. Questi sono i tempi dei due redditi e più divorzi, delle case più belle e delle famiglie distrutte. Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, di una botta e via, dei corpi sovrappeso e delle pillole che fanno tutto, dal tirarti su al calmarti, all'ucciderti. È un'epoca in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino. Un momento in cui la tecnologia può farti arrivare questa lettera e un momento in cui è possibile scegliere di condividere queste considerazioni, o di cancellarle...

* Ricordati di trascorrete più tempo con i tuoi cari, perché non saranno in giro per sempre.
 
* Ricordati di dire una parola gentile a chi ti guarda dal basso in alto in soggezione, perché quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco.
 
* Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona accanto a te, perché è l'unico tesoro che tu possa dare col cuore e non costa un centesimo.
 
* Ricorda di dire «Ti amo» al tuo partner e ai tuoi cari, ma soprattutto di amarli davvero. Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo.
 
* Ricordati di tenerla per mano e godi di questi momenti, perché un giorno quella persona non ci sarà più.
 
* Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione! E dedica tempo a condividere i pensieri preziosi della tua mente.

E ricordati sempre che la vita non si misura dal numero di respiri che facciamo, ma dai momenti che ci mozzano il respiro.

Se non invii questo testo ad almeno otto persone, che importa?

George Carlin

Padova, incinta al settimo mese perde il bimbo e ora è in coma: aperta inchiesta

Le è stato anche asportato l'utero


ultimo aggiornamento: 11 settembre, ore 12:07
Venezia - (Adnkronos/Ign) - Un altro grave caso di presunta malasanità. La donna, 27 anni, residente a Piove di Sacco, è stata colpita da una gravissima emorragia. All'ospedale di zona cui si era rivolta i medici hanno ritenuto che non avesse nulla di grave. Quando è arrivata al nosocomio di Padova per il piccolo era troppo tardiVenezia, 11 set. (Adnkronos/Ign) - La Procura di Padova ha aperto una inchiesta in seguito a un grave caso di presunta malasanità. Si tratta di una donna di 27 anni che al settimo mese di gravidanza ha perso il bimbo che aspettava colpita da una gravissima emorragia. Adesso è ricoverata in coma farmacologico all'ospedale di Padova.



Colta da forti dolori la donna, residente a Piove di Sacco, si era rivolta ieri all'ospedale della zona. I medici hanno ritenuto che non avesse nulla di grave. Sulla base delle insistenze della coppia la donna sarebbe stata indirizzata a Padova dove avrebbe potuto partorire prematuramente. Il marito 28enne della giovane, secondo quanto ricostruito dalla stampa locale, avrebbe chiesto un'ambulanza per raggiungere il nosocomio: al diniego la donna e l'uomo si sono visti costretti a fare autonomamente.

Quando sono giunti al pronto soccorso sono stati indirizzati al pronto soccorso ginecologico. Una volta arrivati, senza l'aiuto di alcuno, i medici hanno rilevato le gravissime condizioni della donna: operata immediatamente i medici non sono riusciti a fare nulla per salvare il piccolo. Drammatica la situazione della donna alla quale è stato anche asportato l'utero. In coma farmacologico rischia la vita.