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 Huwei e Vodafone* alleate in una collaborazione quinquennale nella rete a banda larga di nuova generazione. Una partnership a tutto campo che prevede la creazione a Milano di un centro ricerche congiunto da dieci milioni di investimenti, tutti mirati su tecnologie e servizi all'avanguardia in un campo estremamente concorrenziale com'è quello delle telecomunicazioni. La ricaduta sull'occupazione è promettente: la multinazionale cinese delle telecomunicazioni con sede a Shenzhen, 70mila addetti, ha pianificato per i prossimi sei mesi un centinaio di assunzioni.
Testimoni d'eccezione il primo ministro cinese Wen Jiabao e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, domani, nella cornice delle celebrazioni per l'anno della Cina in Italia e dei quarant'anni delle relazioni tra i due paesi. L'onore della firma toccherà al presidente di Huawei Europa, Richard Yu e al ceo Italia di Vodafone, Paolo Bertoluzzo.
L'accordo corona una presenza italiana di Huawei caratterizzata da una crescita a tappe ma inarrestabile: arrivata in Italia in sordina poco più di cinque anni fa con 200 dipendenti, ne conta già oltre 300, destinati a superare i 400 entro i primi mesi dell'anno prossimo. La società ha aperto un nuovo ufficio a Roma (sarà inaugurato ufficialmente il mese prossimo), a breve il trasferimento anche in un'altra sede a Milano.
Un'azienda che crea posti di lavoro qualificati, quindi, come stanno a dimostrare le cento figure professionali in organico destinate a seguire i diversi progetti in tutto il paese: ingegneri, tecnici, esperti di software e di reti. «L'intesa raggiunta, in realtà, consolida la preesistente collaborazione di Huawei con il Gruppo Vodafone, sul fronte dei terminali, delle soluzioni di Core Network, degli apparati e delle infrastrutture di rete e della ricerca tecnologica – precisa al Sole 24 Ore David Wang, Ceo di Huawei Italia –. Il centro che sarà aperto a Milano andrà ad affiancare il Core innovation centre (Cic) inaugurato lo scorso novembre e attrezzato con le più recenti tecnologie Huawei dedicate soprattutto alla telefonìa mobile e al core network».
Il chiaro intento di Huawei è quello di radicarsi nel mercato italiano con un partner a lungo termine, aggiunge David Wang, «rivolgendosi a tutte quelle aziende che hanno necessità di incrementare i servizi di comunicazione. Di qui la collaborazione nella creazione e nel potenziamento di reti a banda larga su scala nazionale per fornire servizi altamente innovativi agli utenti finali nel campo delle reti di nuova generazione fisse. Tecnicamente si tratta dell'implementazione di soluzioni Ftth, Fiber to the Home, e mobili nel settore del mobile broadband».