giovedì 14 ottobre 2010

Stop ai sacchetti di plastica! Mettici la firma. Ce l'abbiamo fatta anche grazie alla tua firma!


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Stop ai sacchetti di plastica
 
  plastica in mare
Ciao raffaele del giudice
oggi è un bel giorno per tutti noi che sosteniamo la campagna Stop ai sacchetti di plastica!
Legambiente è molto soddisfatta della dichiarazione rilasciata oggi alla Camera da Roberto Menia. Il sottosegretario all’Ambiente ha comunicato l’intenzione del governo di rispettare la scadenza del primo gennaio 2011 per l’entrata in vigore del divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica non biodegradabili.
Ce l'abbiamo fatta anche grazie alla tua firma!
Da tempo chiediamo di vietare a livello nazionale la loro produzione e distribuzione. Con questa decisione, l’Italia si pone all’avanguardia, su questo fronte, tra i paesi industrializzati. E il provvedimento è di grande importanza anche per far progredire la raccolta differenziata dei rifiuti organici, per la quale la biodegradabilità dei sacchetti è indispensabile.
Siamo certi - commenta il vice direttore di Legambiente Andrea Poggio- che il Ministero dell’Ambiente, stia lavorando per definire le norme transitorie per l’esaurimento delle scorte residue di sacchetti e ci mettiamo a sua disposizione per contribuire alla loro definizione.

Il Mediator e' stato ritirato dal mercato, usato per cura diabete e obesita'


Francia, un farmaco sarebbe responsabile di 500-1.000 morti

Il Mediator e' stato ritirato dal mercato, usato per cura diabete e obesita'

14 ottobre, 13:52

Una farmacia francese Una farmacia francese
Francia, un farmaco sarebbe responsabile di 500-1.000 morti PARIGI - E' stato ritirato dal mercato un medicinale (Mediator) per la cura del diabete, poi esteso ai pazienti che volevano perdere peso, prodotto dai laboratori francesi Servier: sarebbe infatti responsabile di centinaia di decessi in Francia, tra i 500 e i 1.000, secondo uno studio del Servizio sanitario nazionale (Cnam) pubblicato dal quotidiano le Figaro. In commercio dal 1976 il Mediator fa parte della famiglia delle 'fenfluramine' con un effetto ''taglia fame''.
Negli Stati Uniti proprio le 'fenfluramine' erano ritenute la causa di problemi alle valvole cardiache e di ipertensione arteriosa polmonare e sono state definitivamente vietate. Il divieto e' stato esteso anche in Europa. Ma il Mediator era sfuggito a questo divieto presentandosi come un 'isomeride' (una terapia complementare alla dieta nei pazienti obesi). Lo studio rivela che su un milione di diabetici, il rischio di

problemi alle valvole cardiache e' moltiplicato di circa quattro volte per i pazienti esposti al Mediator. Inoltre uno studio universitario stima tra i 500 e i 1000 il numero di decessi che hanno una relazione diretta con il Mediator.FONTE ANSA

SCIOPERI IN EUROPA

  1.  
    Sciopero generale in Francia
    La grande manifestazione francese di ieri è stata indetta dai sindacati per protestare contro la riforma previdenziale che il presidente Sarkozy vuole adottare entro ottobre. Prevede un innalzamento da 60 a 62 anni dell'età per la pensione entro il 2018 e un prolungamento del periodo lavorativo per ottenere una pensione completa.
    La riforma punta a risanare il deficit del sistema previdenziale, ma i sindacati (che già nel 1995 fecero fallire un tentativo dell'allora premier Alain Juppé) e l'opposizione la ritengono ingiusta
Mobilitazione in Spagna
I principali sindacati spagnoli, Ccoo e Ugt, hanno indetto uno sciopero generale il 29 settembre per protestare contro la riforma del mercato del lavoro voluta dal governo socialista (il via libera parlamentare è previsto domani).
La riforma punta a rendere meno rigido il mercato del lavoro nel tentativo di far fronte alla disoccupazione record (più del 20%), riducendo le indennità di licenziamento e i sussidi di disoccupazione.
L'obiettivo è ridurre lo scarto fra i lavoratori stabili relativamente protetti e quelli precari, sempre più numerosi

3
*Metropolitana ferma a Londra
A Londra ha preso il via lunedì alle 17 uno sciopero di 24 ore dei dipendenti della metropolitana che ha creato ieri grossi disagi (ogni giorno la utilizzano tre milioni e mezzo di persone). A spingere i sindacati a indire lo sciopero - al quale potrebbero seguirne altri - è stato il piano di licenziamenti di 800 addetti alle biglietterie deciso da London Underground, che secondo loro potrebbe compromettere la sicurezza della rete

Giuseppe Tornatore