sabato 11 settembre 2010

Niente ambulanza, bimbo muore e mamma in coma: aperta un'inchiesta


All'ospedale di Padova. Denuncia del padre in Procura. Il ministro Fazio invia gli ispettori

Il reparto di ostetricia (archivio)Il reparto di ostetricia. 


PADOVA – Un bambino è nato morto il 3 settembre scorso all’ospedale di Padova. Su questo fatto il magistrato Sergio Dini ha aperto un’inchiesta per cercare di scoprire eventuali colpe mediche. E il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, avrebbe deciso, di intesa con la Regione Veneto, e l’ assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto - secondo indiscrezioni - l’invio degli ispettori per verificare l’ appropriatezza delle procedure eseguite. A dare il là all’inchiesta è stato il padre del bambino, nato alla 29esima settimana di gestazione. I genitori, una giovane coppia di Campagna Lupia nel Veneziano, si erano rivolti nel tardo pomeriggio del 3 settembre scorso all’ospedale di Piove di Sacco perché la futura mamma, di 27 anni, aveva iniziato ad accusare dolori al ventre. Ma all’ospedale del Piovese, ha denunciato in Procura il marito (di 28 anni), dopo un’ecografia hanno dimesso la donna dicendo che non c’era urgenza al momento e se comunque volevano avere una sicurezza di rivolgersi all’ospedale di Padova.
A quel punto, continua la denuncia, la coppia ha chiesto un’ambulanza per il trasferimento a Padova. Ma il mezzo è stato negato per motivi burocratici, costringendo i giovani genitori a raggiungere la città del santo con i loro mezzi. Una volta a Padova la donna, dopo aver perso circa una mezz’ora per trovare il Pronto Soccorso Ostetrico, è stata ricoverata d’urgenza in Clinica Ginecologica, dove le è stato praticato un cesareo senza però riuscire a salvare il bambino, già morto. I medici sono stati costretti anche ad asportare l’utero della donna per un’emorragia interna. La 27enne ora si trova in coma farmacologico. Al momento non ci sono indagati, mentre il magistrato ha sequestrato le cartelle cliniche della donna e ordinato una consulenza tecnica sui documenti. Immediate le reazioni della politica. Zaia: «Seguirò con la massima attenzione il lavoro della magistratura. Qualora emergessero negligenze, leggerezze, omissioni o peggio saremo inflessibili nel colpire duramente i responsabili della morte di un neonato e dei danni irreversibili subiti dalla madre».
Nicola Munaro
10 settembre 2010(ultima modifica: 11 settembre 2010)

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