lunedì 6 settembre 2010

Wolfgang Amadeus Mozart

Wolfgang Amadeus Mozart naque a Salisburgo nel 1756; il padre, Leopold era musicista (maestro di cappella presso l'arcivescovo di Salisburgo) e fu lui a dare l'educazione musicale al piccolo Amadeus e sua sorella Nannerl. Mozart rivelò precocemente eccezionali doti musicali, tanto che a quattro anni già suonava il clavicordo e componeva minuetti.
Leopold fece in modo di sfruttare al massimo le doti precoci dei due suoi figli; fece loro suonare alla presenza dell'imperatrice Maria Teresa suscitando lo stupore dei presenti. L'anno seguente, nel 1763, iniziò per i piccoli Mozart una tournè attraverso Monaco, Mannheim, Francoforte, Bruxelles e molte altre città importanti tra cui Parigi, fino ad arrivare a Londra l'anno seguente. Durante questo periodo Mozart imparò a suonare anche il violino e l'organo, mentre al clavicembalo destava ammirazione come esecutore di composizioni in stile elegante. Durante questo viaggio Mozart ebbe la possibilità di inserirsi nei migliori ambienti culturali e musicali, in special modo a Parigi conobbe M. Grimm, d'Alambert, Diderot, J. Schobert e a Londra J. Ch. Bach e C. F. Abel. Queste esperienze arricchirono Mozart che potè apprendere nuove tecniche compositive.
Nel 1767 i Mozart tornarono a Salisburgo e da questo momento il piccolo Amadeus cominciò a comporre ininterrottamente sino alla morte.
Mozart già all'età di undici anni intraprese moltissimi viaggi a Vienna dove era conteso dalla nobiltà e il suo genio già suscitava invidie negli ambienti musicali. Intanto nel 1769 Mozart accompagnato dal padre si diresse in Italia e fece tappa nelle maggiori città suscitando sempre molta ammirazione. Un aneddoto avvenuto a Roma fece accrescere la sua fama di ragazzo prodigio. M. ascoltò nella cappella Sistina il miserere di Gregorio Allegri (la cui partitura era gelosamente custodita) e la riscrisse di sana pianta.
Durante la permanenza in Italia ebbe lezioni da padre Martini a Bologna e conobbe molti musicisti tra cui Sammartini e Piccinni. Tornò a Salisburgo e intanto la sua attività compositiva non si fermava mai, arricchita dall'esperienza italiana e dalla conoscenza della tecnica del belcanto.
Nel 1772 morì l'arcivescovo che proteggeva Mozart e gli successe H. Colloredo con cui il musicista si scontrò in varie occasioni sino a quando nel 1777 decise di dimettersi dalla corte dell'arcivescovo e lasciò Salisburgo.
Per vivere impartiva lezioni e componeva mentre studiava i musicisti che ascoltava durante le sue tappe a Monaco e Mannheim. Nel 1778 mor?la madre Anna Maria e affranto dal dolore torn?a Salisburgo, ma nel 1781 decise di abbandonare definitivamente quella città per vivere a Vienna. Qui nel 1782 sposò Costanza Weber ed ebbe l'incarico dall'imperatore di scrivere un opera. Mozart compose Il ratto dal serraglio, poi si dedicò alla composizione di altri generi abbandonando il teatro per alcuni anni, fino a quando stretta amicizia con Lorenzo Da Ponte (che divenne suo librettista) compose Le nozze di Figaro e in seguito il Don Giovanni destinati ad un successo delirante. Nonostante il prestigio e la genialità del maestro, egli si trovava in condizioni economiche precarie oltre che in condizioni di salute non buone sin dall'infanzia. Ad aggravare tutto ciò fu la sopravvenuta morte del padre nel 1787. Altre sventure portarono il maestro ad un deperimento fisico grave e a condizioni economiche disastrose; infatti M. rifiutò una buona offerta dell'imperatore F. Guglielmo II per restare fedele all'imperatore d'Austria che purtroppo morì e il suo successore Leopoldo II non mostrò alcun interesse per la musica.
Tornato a Vienna M. compose Il flauto magico su testo di Schikaneder e cominciò il bellissimo Requiem che la tradizione narra commissionata da un uomo misterioso. Il Requiem rimasto incompiuto per la prematura ed improvvisa morte del maestro avvenuta nel 1791, venne terminato all'allievo Sussmayr.
Mozart venne sepolto in una fossa comune e le cause della morte rimasero misteriose: la leggenda narra che fu avvelenato da Salieri. Il catalogo mozartiano compilato nel 1862 da Ludwig Koghel (la cui iniziale K si trova davanti al numero d'opera) consta di 626 numeri d'opera, e spazia su tutti i generi musicali: dalla musica da camera alla sinfonia, al concerto per strumento solista, dalla musica sacra all'opera.

Nessun commento:

Posta un commento